top of page

Numerosi sono i percorsi francescani che con gli anni sono stati varcati da fedeli e pellegrini in cerca del vero significato della fede o semplicemente per fare una vacanza alternativa camminando, zaino in spalla, attraverso la Toscana, l'Umbria e il Lazio fino a giungere a Roma.

La passeggiata francescana è una passeggiata scritta da un  olandese: Kees Roodenbur con l'aiuto di sua moglie Atie, i suoi due figli Hans e Jeroen, da un suo amico Thom Sylvester e da tutti quei camminatori che hanno contribuito a perfezionare questo cammino. Il suo primo libro risale al 1994, un libro dove descrive la passeggiata, fin nei minimi dettagli, completo d’indirizzi per il ristoro,  pernottamenti, e cartine topografiche. Era più un libro pensato e scritto per parenti ed amici, che per chi ama il trekking. Inizialmente si andava da Assisi a Roma. Poi scoprì più luoghi  al nord d’Assisi collegati sempre a San Francesco, come il monte La Verna, dove il Santo ricevette le stigmate.

Il percorso viene segnalato tramite delle righe orizzontali: rosso-bianco-rosso e il segno del Tao. Esiste anche un sito dove le persone possono segnalare i problemi riscontrati e dove Roodenburg prende spunto per aggiornare la sua guida. (www.pelgrimswegen.nl). Il percorso descritto da Roodenburg è diviso in 34 tappe ed  è attualmente 563 km. C’è chi lo fa d’una tirata e chi  lo fa a tratti. E’ una passeggiata dura, ma molto speciale, c’è poca confusione, non c’è la massa ed si ha il tempo di godersi “i silenzi” della natura  e caricare la memoria di immagini stupende. Questa passeggiata è molto conosciuta in Olanda, Germania, (grazie anche alla guida di Simone e Anton Ochsenkuhn che hanno aggiunto alla loro guida anche il GPS per i meno abituati a capire i segnali del bosco, qui accanto la loro carta) Francia, Svizzera, e Austria; sono centinaia gli stranieri che camminano sulle nostre stupende montagne ogni anno e tutti arrivando da noi hanno la stessa luce negli occhi, uno stesso pensiero: “ l’Umbria è meravigliosa! “ mi dicono sempre!

E puntualmente mi chiedo:” ma perché gli italiani non conoscono questa passeggiata?

Ho chiesto io stessa a Kees Roodenburg una pubblicazione in italiano, speriamo di riuscirci dopo 25 anni!

bottom of page